Voce in Maschera
Spesso sentiamo parlare di risonanza.
E' sicuramente tra gli aspetti più importanti nel canto. Uno dei pilastri della voce del quale non si può fare a meno.
Ogni cantante deve imparare a scoprire le risonanze della voce ed in particolare la propriocezione di esse.
Andiamo a scoprire cos'è una risonanza.
La risonanza è il processo attraverso il quale il suono generato dalla vibrazione delle corde vocali, oltre ad essere rinforzato in intensità, dà luogo, attraverso il passaggio nelle cavità, a quello che è definito il timbro della voce.
Le cavità che costituiscono la nostra “cassa di risonanza”, e che fungono da megafono per l’amplificazione dei suoni sono la cavità faringea, la cavità orale e la cavità nasale.
Parleremo meglio di tutti i tipi di risonanza in un altro articolo.
Oggi ci concentriamo sul famoso "suono in maschera"
E' un sistema che serve a rendere la voce brillante, potente ed efficace.
La maschera facciale comprende la zona degli zigomi e delle sopracciglia e racchiude internamente le cavità nasali e paranasali come, per esempio, i seni mascellari e frontali.
Queste cavità amplificano il suono emesso dalle corde vocali attraverso un meccanismo vocale ben coordinato che parte dalla respirazione fino al controllo dei muscoli della laringe.
Si tratta generalmente della risonanza più vicina alla voce parlata.
La maschera è quel punto della nostra cassa armonica che si colloca approssimativamente tra il naso e i seni paranasali e la bocca, quindi il nostro pensiero pratico deve essere quello di proiettare la nostra voce "in avanti".
Per ottenere un buon suono è necessario che la laringe sia rilassata e così tutti i muscoli facciali, questo permette alla voce di risuonare all’interno delle cavità del corpo.
Fare pratica con questi tre suoni, “M-a”, “Nei” e “GNo” ci aiuterà a trovare la giusta proiezione del suono.
ATTENZIONE: i suddetti suoni sono prettamente nasali. La nostra attenzione va rivolta alla vocale successiva che deve essere collocata quindi più tra il labbro e i denti superiori.
Per chi fa fatica a "tirare fuori la voce", quindi ha un suono debole, lavorare sulle risonanze può essere un punto di svolta nel percorso di canto.
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